Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.

Logo
Stampa questa pagina
07 Apr
Vota questo articolo
(2 Voti)

Intervista all'autore - Simona Guarnieri

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?

Salve a tutti, mi chiamo Guarnieri Simona e ho 42 anni. Fin da bambina ho desiderato fare la parrucchiera e con tanti sacrifici da parte mia e dei miei genitori ci sono riuscita. Dopo una società andata male ho aperto un piccolo negozio di parrucchiera in un paesino in montagna: Cellio. Ho sempre avuto la passione della lettura, dai gialli thriller e fantasia, non ho mai pensato di scrivere ma l'anno scorso mio marito ha avuto dei problemi di salute e io avevo bisogno di un mio sfogo. Così ho trovato conforto nella scrittura.



2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?

Non mi considero una scrittrice, anche perché il mio lavoro mi appassiona e mi impegna molto, ma ogni momento libero tra una cliente e l'altra lo dedico alla scrittura. Tante volte le idee mi vengono anche la sera e se sono nel letto davanti alla televisione mi alzo e scrivo. Non mi pesa...anzi mi fa riposare serena sapendo che in quelle parole c'è molto di me.



3. Il suo autore contemporaneo preferito?

Ah bella domanda...potrei citarne molti, ma i miei preferiti sono in assoluto Wilbur Smith e Patricia Cornwell. Chissà se un giorno potrei mai scrivere così



4. Perché è nata la sua opera?

Come ho già detto un anno fa mio marito non è stato bene ed io mi sono ritrovata ad avere tutto sulle spalle...ma sono un essere umano e ho avuto bisogno di trovare uno sfogo. E l'unica soluzione era rifugiarmi nella mia fantasia.



5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?

Tutto ciò che mi circonda mi influenza molto, sono una persona sensibile, ma cerco di trarre insegnamento da ogni cosa: bella, brutta che sia, e cerco di trovare sempre del bene.



6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?

Penso che scrivere sia entrambe le cose, ci si mette sempre delle esperienze personali ed è per quello che ci si crea un mondo tutto nostro.



7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?

Tantissimo c'è di me, il trovarsi come Sara in un mondo nuovo e con una vita incerta, da ragazza normale a fata che ha il peso di salvare il mondo. Be io mi sono sentita come lei...persa e con la paura di non riuscire.



8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?

Si un' amica speciale che mi è sempre rimasta accanto. Quando le ho detto quello che mi sarebbe piaciuto fare, mi ha subito incoraggiata. Oggi ho la possibilità di dire: Grazie Carolina!



9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?

Qui mi fate ridere, perché la persona che ha letto le prime dieci righe mi ha detto se era uno scherzo e, volete sapere chi lo ha detto....mio marito. Ma la prima persona a cui lo ho fatto leggere quando era finito è stata mia nipote Alessia.



10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book?

I libri in formato e-book hanno un grande futuro, ma voglio dirvi che è emozionante sentire la carta sotto le dita e l'odore che emana sfogliandolo.



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

Sono pienamente d'accordo, penso che ascoltare qualcuno che lo legga al posto tuo, ti permetta di immaginarti tutto lo scenario.

Acquista il Libro sul nostro ecommerce

 

 

Martedì, 07 Aprile 2015 | di @BookSprint Edizioni

Articoli correlati (da tag)