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23 Ago
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Contrada Delle Case Vecchie

Il fascino e la suspense del giallo sono di scena oggi alla BookSprint Edizioni, che ha puntato forte su Antonio Francesco Milicia e il suo "Contrada Delle Case Vecchie". Disponibile sia nel formato classico cartaceo che nella veste digitale più moderna, il libro si spinge oltre le normali etichette del thriller, raggiungendo livelli di narrazione molto alti.

Impossibile non leggere una dopo l'altra le 418 pagine dell'opera, scritte con una penna densa di originalità e sensibilità. Ritmo incalzante e veloce, struttura psicologica dei personaggi dettagliata e sapiente, narrazione articolata e magistrale e scelta dei luoghi decisamente azzeccata fanno di questo volume un libro assolutamente da non perdere, che ha tutti gli ingredienti per diventare un caposaldo del genere thriller.

 

La trama. Contrada è una piccola realtà del profondo sud, di quella Calabria tanto bella ma altrettanto piena di problemi e contraddizioni. È in questi luoghi dell'Aspromonte, dai paesaggi incantevoli, che si muove "Il Fabbro", un killer che da oltre due anni semina terrore tra la popolazione locale, spaventando più della 'ndrangheta e delle faide. Un assassino sadico, che uccide le sue vittime ripetendo ogni volta un rituale macabro: lunga agonia, dolore, corpi ritrovati in pasto a vermi e mosche, con una mascherina da sub sugli occhi e una cuffietta da piscina in testa.

Sulle sue tracce il maresciallo Pasquale e un brillante procuratore aggiunto, che cercano di lavorare sulla psicologia del killer attraverso l'analisi delle citazioni (in latino, musicali, tratte dalla letteratura e dal cinema) che il Fabbro lascia sulle scene dei delitti. E in un susseguirsi di morti, ricerche e macabre scoperte, la verità sembra sempre dietro l'angolo ma è continuamente sfuggente, e non sarà facile per le istituzioni mettere fine al "lucido delirio" dell'assassino, in un sanguinoso gioco finale in cui le regole verranno dettate proprio dal Fabbro.

Antonio Francesco Milicia è nato a Locri, in provincia di Reggio Calabria, nel luglio del 1961. Architetto dal 1988, è iscritto all'albo dei Consulenti Tecnici del Tribunale di Locri come consulente forense. Nel corso della sua carriera si è imbattuto perciò più volte in processi di mafia, sfruttando la sua esperienza nelle perizie grafiche, trascrittive e la capacità di cogliere il più piccolo indizio sulla scena del crimine. Anche per questo è un cultore dei generi horror e thriller, di cui "Contrada" è uno splendido esempio.

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Sabato, 23 Agosto 2014 | di @Dario D’Auriente

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