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26 Mar
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Sangue agli occhi

Un ragazzo di buona famiglia, una banda di criminali, la sete di successo, di potere, la voglia di denaro, i pericoli di una strada tortuosa dove l’imprevisto è sempre dietro l’angolo, il sottile confine tra buoni e cattivi. Arriva in libreria “Sangue agli occhi”, il nuovo romanzo di Brenno. L’opera, edita per i tipi della BookSprint Edizioni e disponibile sia nel classico formato della brochure cartacea che nella più moderna veste digitale dell’ebook, rientra nel genere noir, con una storia avvincente che rappresenta uno spaccato della società nella quale siamo, in un modo o nell’altro, tutti coinvolti.
 
La trama. Francesco è un ragazzo forte e determinato. Cresciuto in una delle città tipiche del BelPaese, riesce ad affermarsi nella società grazie alla sua ambizione, fino a diventare un esempio, una guida, un leader in un contesto di violenza e di lotta per il potere. In una parola un capo clan. Ma la ferocia e il tradimento accompagneranno la sua vita e Francesco dovrà capire sulla propria pelle dove inizia la fiducia e dove finisce il complotto, quando è il caso di lasciare spazio al sentimento e quando prediligere il senso dell’onore. Ma sarà abbastanza per sopravvivere?
 
94 pagine ricche di spunti di riflessioni in cui non tutto ciò che è poi è realmente ciò che sembra. Il romanzo fa emergere infatti nel lettore il dubbio che i cattivi non siano poi tanto cattivi e i buoni non esistano.  In questo libro di formazione criminale i personaggi sono ben delineati e la narrazione procede con ritmo adeguato, attenta all’indagine psicologica dei protagonisti, ma sempre con un occhio di riguardo al confine tra bene e male e alle sofferenze che sottostanno ad una vita vissuta sempre al limite, in cui la lotta per la sopravvivenza è quotidiana.
 
Autore del romanzo Brenno, pseudonimo dello scrittore che, all’esordio in libreria, ricorda in questo modo uno dei capi dei “Senoni”, tribù celta medioevale che, dopo aver sconfitto l’esercito romano, saccheggiò Roma e rimase famoso per la frase “Vae victis”: guai ai vinti.

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