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22 Ott
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Explorer oltre l'infinito

Che la lettura sia un viaggio verso la conoscenza è risaputo, se poi la lettura ha come argomento la comprensione dell’universo e del sistema solare... allora il viaggio diventa davvero stellare.
Il giornalista Marco Palumbo trae ispirazione, per la stesura di questo romanzo scientifico, dalla meraviglia vissuta presso il Kennedy Place Center della Nasa in Florida; è lì che ha la fortuna di incontrare gli astronauti Robert Crippen e Sally Ride, ed è ancora lì che ha l’onore di stringere la mano dell’esploratore italiano Roberto Guidoni.

La Booksprint Edizioni, la quale ha realizzato sia la versione cartacea sia e-book, consente al lettore che si avventura nella lettura di questo testo di immergersi nella complessità, non priva di attrazione, tecnico-scientifica dell’astronautica e dell’astronomia, rispettivamente trattate nella prima e seconda parte del libro.
L’abitudine dell’autore alla comunicazione scritta fa sì che il testo risulti non troppo faticoso anche per il pubblico non troppo avvezzo a questo genere di narrazione. Anzi, con ogni probabilità l’aggiunta di un glossario e la minuzia descrittiva sono indice di particolare attenzione verso coloro che hanno desiderio di spaziare (è il caso di dirlo) tra satelliti, missioni, pianeti, corpi celesti.
E che il cielo e le stelle siano da sempre oggetto di curiosità, ce lo confermano le parole dell’autore: «la fantasia dell’uomo riunì le stelle ordinandole in costellazioni... in seguito... divennero mappe per i naviganti ed ispirazione per i poeti»; la suggestione accresce nelle pagine in cui sono descritte, anche da un punto di vista mitologico, le costellazioni.
Marco Palumbo, come in una equivalenza, racconta del passato, descrive il presente e proietta nel futuro; spazio – tempo – energia – materia, eccoli gli elementi che formano l’universo che, come ammette lo stesso autore nelle pagine finali del romanzo «non è soltanto scienza, è anche arte: i suoi colori e le sue forme sembrano essere state create da un artista.»

 

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Martedì, 22 Ottobre 2013 | di @Damiana Perrella