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26 Ott
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Un, due, tre, canzoncine

La realtà che cavalca la fantasia negli spazi del sogno, un luogo dove un gatto e un pulcino possono essere amici e dove si può curare una bambola per correre con lei verso l’infinito. Adulti e bambini potranno mai dimenticare la loro età e condividere il gioco della vita? Nel suo “Un, due, tre canzoncine”, Irina Tumanova incanterà e divertirà tra rime, musica e poesia, coinvolgendo grandi e piccini.

 

Edito dalla BookSprint Edizioni e disponibile sia nella versione cartacea che quella digitale, il testo raccoglie poesie e musiche costruite su personaggi immaginari o su animali che da sempre accompagnano l’uomo in tutte le sue avventure. Ed è così che cani, gatti e topi si trasformeranno in musica, alle prese con le gioie o le noie della vita, pronti a far amicizia o a rattristarsi per una solitudine non voluta. Ma oltre alle poesie ricamate su misura per i bambini, si leggono anche i sospiri del tempo che gli adulti hanno visto fluire e che viene incorniciato in questo incantevole viaggio tra rime e note.

Poesie sospese tra il sogno e la realtà, quindi, quelle dell’autrice, dove il confine tra reale e irreale è permeabile ai ricordi e alla fantasia per far sognare adulti e bambini, tutti uniti nel desiderio di soddisfare la poesia della vita. Semplicità e leggerezza invitano ad una lettura che apre l’orizzonte alla fantasia e a suoi voli infiniti, conquistando non solo i più piccoli ma anche gli adulti che saranno lieti di riscoprire il loro “fanciullino interiore.” 

Nata in una famiglia di ingegneri minerari a Mosca, Irina Tumanova ha trascorso tutta la sua infanzia e gioventù in Germania, ricevendo l'istruzione media e quella musicale. Al termine degli studi alla Moscow Institute of Steel and Alloys di Mosca, ha lavorato qualche anno come professionista sentendo sempre la mancanza della musica nella sua vita, tanto da prendere la decisione di licenziarsi e seguire la sua grande passione. Per l’autrice, la scrittura non era un vero e proprio sogno nel cassetto, ma solo successivamente è “diventata” uno strumento per comunicare con il mondo. 

 

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