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16 Set
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Sotto la quercia del cinghiale ferito

Una collocazione storica precisa, quella del terremoto di Messina del 1908, per degli eventi surreali e fuori dal comune. Nel romanzo d’esordio di Giuseppe Cultrera se da una parte le vicende sono collocati in uno spazio e un tempo persico, dall’altro assumono tutte le caratteristiche che lo fanno rientrare nel genere del fantasy. “Sotto la quercia del cinghiale ferito” è edito dalla BookSprint Edizioni ed è quindi disponibile nel doppio formato cartaceo/e-book.

La trama. Svevo è uno dei pochi sopravvissuti al terremoto di Messina di inizio 1900. La sua vita è legata a quella di Azael, l'angelo sterminatore, che si è battuto per la sua salvezza. In cambio, però, tre saggi hanno per lui una missione: deve ritrovare le sette casse con i sette sentimenti negativi che appartengono al mondo antico e moderno. Con l'aiuto della Compagnia della Fratellanza, da lui creata dopo aver appreso i segreti della Crescenza, parte per cercare di portare a termine l'obiettivo. E tra magia, duelli, demoni e viaggi, Svevo darà origine ad un mondo nuovo: Vita.  

Il cammino affrontato dal protagonista è anche religioso, l’uomo creato a immagine e somiglianza di Dio, deve rispettare la vita che gli è stata donata. Ma anche il tema del libero arbitrio ha una sua importanza perché le persone che entreranno a far parte della Fratellanza sono liberi di vivere la propria sessualità in perfetta armonia con il creato, senza limite alcuno imposto da ipocrisia e falsi principi morali.

Giuseppe Cultrera vive a Caltagirone (CT). Da sempre appassionato di lettura e di arte è alla sua prima pubblicazione che prende spunto da una poesia scritta in occasione della celebrazione del terribile anniversario che nel 1908 colpì Messina.

In “Sotto la quercia del cinghiale ferito” c’è una buona mescolanza di narrativa e fiaba, allo scopo di insegnare qualcosa, intrattenere e far viaggiare la fantasia dei lettori.

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Mercoledì, 16 Settembre 2015 | di @BookSprint Edizioni

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